Non c’è argomento più attinente e coinvolgente per me. I colori hanno mille significati, ci influenzano, ci attirano come calamite o ci respingono come mosche con il DDT. Sono dappertutto e non possiamo sfuggire al loro influsso. Ignorarli non è proprio possibile: dai cartelli stradali alle confezioni dei prodotti nei supermercati, alla natura stessa, il colore ci manda dei segnali a cui dobbiamo (volenti o nolenti) dare ascolto.
Eppure quando si chiede ad un adulto quale sia il suo colore preferito, spesso lo si mette in difficoltà. L’ho notato durante il corso di Teoria del Colore, all’Istituto Teologico di Fermo. Mi guardano come se facessi una domanda ridicola, come se chiedessi loro “Ti piacciono di più i Paw Patrol o Peppa Pig?”. Il colore è davvero una cosa da bambini? Naturalmente credo di no, ma pochi si soffermano a pensare sul perché la mattina decidono di indossare una maglietta rossa invece di una camicia bianca. O il motivo per cui quella sciarpa gialla che ci è stata regalata non la metteremo mai (e magari la ricicleremo al prossimo Natale).
Le preferenze possono variare nel corso della vita, e quale sia il colore che si ama di più la dice lunga su di noi. Ad esempio, in questo ultimo periodo, sto affrontando la fase verde. Su Instagram è tutto un postare di prati, foglie, alberi… bisogno di tranquillità, sembrerebbe. Il verde è un colore rilassante per gli occhi e per la mente.
Nel preparare la lezione sul colore, il cui tempo massimo era di due ore, mi sono trovata inizialmente in difficoltà. Nonostante sia nata con il dono della sintesi, negli anni ho accumulato così tanto materiale che non avevo idea di come condensarlo. Così ho deciso di mettere i MIEI argomenti e studiosi preferiti. Dopo lo spettro di Newton, dopo il breve accenno agli strumenti di percezione, non potevo non parlare di Goethe. Impossibile non nominare per niente Kandinsky! Mi è toccato saltare Lüscher, che peccato.
Insomma, alla fine tanto sintetica non sono riuscita comunque ad essere, 85 pagine non riesco proprio mai a terminarle in 120 minuti senza annoiare a morte i poveri malcapitati. Ma magari se poi si rileggono la dispensa a casa, piena di colori, mi potrebbero odiare un po’ meno!
Annoiati anche tu, scarica la dispensa!